Dove il fiume piega verso Lavis,
ho sfogliato pagine di luce riflessa
sui dorsi dei libri.
Erano mappe di paesi
mai esistiti
o forse solo dimenticati.
La valle taceva.
Dai monti scendevano ombre
a riempire gli intervalli
tra un capitolo e l'altro.
Leggevo nomi di luoghi
che il tempo aveva cancellato
dalle insegne dei paesi.
Un treno passò senza fermarsi.
Nella biblioteca, il custode
spolverava titoli vuoti
mentre fuori
la neve cominciava
a riscrivere il paesaggio.