05 agosto 2014

Estate

L'afa s'è fatta materia,

un sudario bagnato

che ci avvolge senza pietà.

I pioppi, soldati stremati,

reggono il peso del sole

con le braccia già in resa.


L'orizzonte trema

come un foglio sopra una fiamma.

Le case si sciolgono in calce,

i fossi bevono secchezza.

Persino le mosche han smesso il ronzio,

ubriache di quest'aria stagnante

che sa di fieno marcio

e motori spenti.


Cammino tra i campi riarsi,

ombra tra ombre,

e il sudore che mi scivola addosso

è l'unico fiume che resta.

Dio è morto, dicono,

ma qui sembra sia morto pure il demonio,

abbandonandoci a questa purgatoria luce

senza redenzione né senso.