Il cerchio di sabbia si stringe,
orme cancellate dal vento.
Un nitrito spezza il silenzio,
eco di un tempo che fu.
Cavalli in attesa, immobili,
occhi che scrutano l'invisibile.
Le redini pendono inerti,
come speranze disilluse.
Il frustino giace a terra,
simbolo di un comando svanito.
Nel maneggio, solo polvere
e il lento incedere del nulla.
© Fulvio Macchi Vandelli