Non fu la mano d’un dio
a spingerti lì
ma il caso,
forse un seme scivolato
dal becco d’un merlo stanco.
Tra le fessure arse del selciato
sei sorto, papavero,
sbandato vessillo di un maggio
senza promesse.
Non guardi il sole,
ma l'ombra del muro
che non ti vuole.
Eppure resisti
rosso, come un errore
che nessuno corregge.
© Fulvio Macchi Vandelli