29 marzo 2011

Stazione

L’orologio ha smesso
di divorare minuti.
I binari corrodono
il loro stesso nome.

Un cartello sbiadito
ancora indica partenze
per città
che il vento ha cancellato
dai suoi registri.

Nell’atrio deserto,
biglietti mai timbrati
fanno germogliare
radici di silenzio.

Qualcuno ha scritto
sul muro:
«Aspetto ancora»
ma l’inchiostro
è diventato pioggia.

14 marzo 2011

Appunti di un viaggio fermo

Dove il fiume piega verso Lavis,

ho sfogliato pagine di luce riflessa

sui dorsi dei libri.

Erano mappe di paesi

mai esistiti

o forse solo dimenticati.


La valle taceva.

Dai monti scendevano ombre

a riempire gli intervalli

tra un capitolo e l'altro.

Leggevo nomi di luoghi

che il tempo aveva cancellato

dalle insegne dei paesi.


Un treno passò senza fermarsi.

Nella biblioteca, il custode

spolverava titoli vuoti

mentre fuori

la neve cominciava

a riscrivere il paesaggio.