Non un ostacolo ma un monito
che divide il vuoto dal vuoto.
Sta
retta su stinchi d'acciaio
come un soldato di frontiera
senza patria da difendere.
Il rosso non è più colore
ma grido ossidato.
Il bianco
l'ombra di un assenza.
La notte la consuma
a piccoli morsi di brina.
L'alba la ritrova
ancora al suo posto:
sorda sentinella
tra due deserti.
Non attende
non trattiene
non giudica.
Segna soltanto
il punto esatto
dove il cammino
si fa legge.
Ogni suo riflesso
è una geometria del dovere.
Ogni sua vibrazione
un teorema muto.
© Fulvio Macchi Vandelli